Generalità
I coronavirus sono virus a RNA che, nell’essere umano, causano infezioni respiratorie lievi, nella maggior parte dei casi, e gravi, solo raramente.
Forniti di capsula e di dimensioni comprese tra gli 80 e i 160 nm, i coronavirus rientrano, insieme ai rhinovirus, ai virus influenzali e ai virus parainfluenzali, tra i principali responsabili del raffreddore.
Quando infettano l’essere umano, i coronavirus causano solitamente sintomi quali naso che cola, mal di gola, tosse, cefalea e febbre.
Non esistono terapie specifiche contro i coronavirus, ma solo rimedi sintomatici; attualmente, peraltro, non esiste nemmeno un vaccino.
Nell’ultimo ventennio i coronavirus si sono imposti alle attenzioni del mondo per tre motivi: l’epidemia di SARS, tra il 2002 e il 2003, l’epidemia di MERS, tra il 2012 e il 2013, e la recente epidemia di SARS-CoV-2, iniziata a fine dicembre 2019.
Sintomi e Complicazioni
Come si manifestano i Coronavirus?
Le infezioni da coronavirus inducono i sintomi del tipo indicato sul sito del Ministero della Salute: “[…]i sintomi più comuni includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte. “. Vi invitiamo a leggere l’approfondimento a proposito del sintomi sul sito ufficiale del Ministero della Salute. Nella maggior parte dei casi, le infezioni da coronavirus presentano i sintomi classici osservati in occasione delle più comuni infezioni alle vie respiratorie, ossia:
- Naso chiuso e naso che cola;
- Tosse;
- Mal di gola;
- Febbre tra i 38°C e i 39°C;
- Infiammazione delle mucose nasali, della gola e dei bronchi;
- Cefalea;
- Perdita di appetito;
- Senso di malessere generale.
Complicazioni
In genere, le infezioni da coronavirus riguardano le vie respiratorie superiori (dalla bocca e il naso fino alla trachea esclusa); tuttavia, non è escluso che l’agente infettivo virale possa raggiungere anche le vie respiratorie inferiori (dalla trachea ai polmoni) e causare bronchite o, peggio, una polmonite virale.
Il rischio di polmonite da coronavirus è maggiore nelle persone anziane, nei soggetti malati di cuore e nelle persone con un sistema immunitario debole; tale rischio, inoltre, dipende anche dall’aggressività del coronavirus infettante: per esempio, i coronavirus di MERS, SARS e COVID-19 si sono dimostrati capaci di provocare polmonite anche in persone in buono stato di salute (ed è il motivo per il quale sono temuti).
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